È un controllo obbligatorio che va effettuato con periodicità biennale o quinquennale, sulla base dell’attività svolta.
Infatti per gli impianti che sono soggetti a maggior rischio di incendio, che comportano dunque rischi più elevati ai dipendenti è necessario effettuare verifiche biennali, un altro esempio per la medesima periodicità sono i locali ad uso medico, i cantieri edili e gli ambienti con pericolo d’esplosione.
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Con la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale del Dgls n°106 sono state definite le sanzioni a cui il datore di lavoro potrebbe andare incontro nel caso in cui non ottempera alle verifiche previste dal DPR 462/01.
Sono infatti previste sia sanzioni amministrative che penali, vediamo di seguito quali:
L'impianto di terra è una componente dell'impianto elettrico che permette di evitare una possibile folgorazione a persona o animale a causa di un guasto dell'impianto.
L'impianto di terra è costituito da diverse componenti:
Scopri di piùDi seguito riportiamo l’elenco del DPR delle attività definite a maggior rischio di incendio 151 del 2011, le seguenti attività infatti necessitano di avere un certificato di prevenzione incendio detto anche (CPI)
Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas infiammabili e/o comburenti con quantità globali in ciclo superiori a 25 Nm3/h
Impianti di compressione o di decompressione dei gas infiammabili e/o comburenti con potenzialità superiore a 50 Nm3/h, con esclusione dei sistemi di riduzione del gas naturale inseriti nelle reti di distribuzione con pressione di esercizio non superiore a 0,5 MPa
Impianti di riempimento, depositi, rivendite di gas infiammabili in recipienti mobili:
Depositi di gas infiammabili in serbatoi fissi:
Depositi di gas comburenti compressi e/o liquefatti in serbatoi fissi e/o recipienti mobili per capacità geometrica complessiva superiore o uguale a 3 m3
Reti di trasporto e di distribuzione di gas infiammabili, compresi quelli di origine petrolifera o chimica, con esclusione delle reti di distribuzione e dei relativi impianti con pressione di esercizio non superiore a 0,5 MPa
La verifica dell’impianto di messa a terra possono essere eseguite ESCLUSIVAMENTE da organismi ispettivi di tipo A.
Questi organismi sono enti privati che hanno ottenuto l’abilitazione dal ministero, ottemperando dunque a precise normative redatte dall’Unione Europea o ancora dall’ASL e ARPA.
Nessun altro ente o elettricista può eseguire questo tipo di verifiche in quanto il ministero dello sviluppo economico prevede che non vi siano rapporti di collaborazione tra gli organismi ispettivi, elettricisti e studi di progettazione.
Per essere sicuri di essere a norma con la verifica di impianto di messa a terra è necessario che sul rapporto di verifica consegnato al cliente finale siano presenti i seguenti dati:
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